(di
Renato Rascel)
Quando scende in ciel la sera
Ed infuria la bufera
Più non canta capinera, è finita primavera,
vi saluta e se ne va…
L’acqua scende e bagna tutti,
siano belli siano brutti,
siano grandi oppur piccini,
metà prezzo ai militar…
Con l’acqua che scende, che scroscia e che va,
Pierino in angosce calosce non ha…
È arrivata la bufera,
è arrivato il temporale,
chi sta bene e chi sta male,
e chi sta come gli par…
Nella notte profonda,
sembra che uno glielo avesse detto,
e invece non glielo aveva detto
che poi anche se glielo avesse detto
quello lì non ci sentiva
sai come succede in queste cose qua…
È arrivata la bufera
È arrivato il temporale
Senza pepe senza sale
La minestra non si fa…
Nel suo morbido lettino,
dorme placido Pierino
e suo zio ch’è di Voghera
sta danzando l’habanera
mentre infuria il temporal
il suo babbo è minatore
e ogni dì gli batte il cuore
ma se un dì non batterà
quasi certamente, forse chi sa,
può darsi che morirà…
È arrivata la bufera
È arrivato il temporale
Chi sta bene e chi sta male
E chi sta come gli par…
Un uomo si scuote, fa un salto mortale
Il padre lo bacia, lo bacia suo padre,
gli dà un altro bacio
e una scarpa sul naso
e poi un altro bacio,
poi ci ripensa
e gli dà un’altra scarpa sul naso
e poi se ne va…
È arrivata la bufera
È arrivato il temporale
Chi sta bene e chi sta male,
e chi sta come gli par….